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Gli Strumenti Derivati

Lo sviluppo attuale del mercato dei derivati è certo conseguenza dell’avvento della informatica e dei super mainframe dei MM ma non pensiamo che siano una invenzione moderna
Le origini storiche dei mercati dei futures si possono far risalire al Medio Evo ed anche prima.

Un tempo si chiamavano molto banalmente “caparre“ e originarono dal bisogno di agricoltori e mercanti di coprirsi dai rischi derivanti dalle fluttuazioni dei prezzi dei prodotti (carestie, maltempo oppure raccolti troppo abbondanti ecc ecc) .

Col tempo i nonni dei nonni dei nostri amici MM, si inserirono nella filiera fra il produttore e l’utilizzatore, assumendosi in proprio i rischi del mercato mettendo in ballo i propri capitali per trarre vantaggio dai movimenti dei prezzi.
La logica del “forte rischio, forte guadagno “ in ogni epoca ha sempre raccolto vaste schiere di appassionati…. ….

Gli strumenti derivati sono così denominati perché il loro valore “deriva” dal prezzo di un’attività (detta sottostante) a cui si riferisce il contratto.

In base alla tipologia del sottostante si distinguono:

  1. i derivati sulle merci, il cui sottostante è un’attività reale, quali petrolio, oro, grano, caffè, etc.
  2. i derivati sulle attività finanziarie, il cui sottostante è un attività finanziaria (indici azionari, azioni, tassi di interesse, valute, ecc. ecc.).

Esistono due principali categorie di strumenti derivati: i futures e le options.

Entrambi i contratti sono contraddistinti da una scadenza, a raggiungimento della quale la posizione assunta sarà regolata o mediante movimentazione del sottostante consegna titoli , barile di greggio, lana di pecora ecc ecc oppure in contanti (cash settlement).
Dopo la scadenza … il contratto scade (!) e non vale più niente ….

  1. I Futures
  2. Le Opzioni

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